Ecco il testo d'un documento artistico di rilevanza storica: il 1° MANIFESTO INTERNAZIONALE DELL'ARTE POSTALE / 1st INTERNATIONAL MAIL ART MANIFESTO (scritto da Romano Peli, edito nel giugno del 1982 dal C.D.O. e controfirmato da 24 mailartisti delle seguenti nazioni: Argentina, Bulgaria, Canada, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Svezia e Sati Uniti d'America)
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1° Manifesto Internazionale dell'Arte Postale - 1st International Mail Art Manifesto, scritto da Romano Peli ed edito nel 1982 dal C.D.O di Parma |
C.D.O
Centro Documentazione Organizzazione - Comunicazioni Visive / Mail Art
Via dei Farnese, 9 - Parma (I)
Tel. (0521) 30739
- Italiano -
1962/1982: New York - Parma
1° Manifesto Internazionale dell'Arte Postale in occasione della ricorrenza del ventesimo anniversario della nascita a New York della "THE NEW YORK CORRESPONDECE SCHOOL OF ART" fondata a New York dall'artista americano Ray Johnson.
Mailartisti di tutto il mondo! La Mail Art ha compiuto vent'anni!
Era l'anno 1962 quando a New York l'artista americano Ray Johnson fondava la "The New York Correspondence School of Art"; una scuola che, come afferma Thomas Albright nel numero del 13 aprile 1972 della rivista "Rolling Stone", "... è composta solamente dal suo capo, l'artista-collagista Ray Johnson e da uno statuto...concretamente però essa racchiude centinaia di persone-artisti, critici, attori di cinema che hanno ricevuto posta da Johnson e/o gli hanno scritto...".
Oggi, nell'anno 1982, rendendo omaggio a Ray Johnson ed alla "The New York Correspondence School of Art" intendiamo affermare alcuni importanti punti che distinguono la mail art da tutte le tendenze artistiche passate e presenti:
1) La Mail Art è una forma di Comunicazione che può essere inviata ad una o più persone che si rivolge cioè sia al "privato" che al "sociale". Essa è nata per contrapporsi alle noiose scuole d'arte create da mercanti, galleristi e critici, le quali hanno sempre mortificato e mortificano, frenano, riducono la "ricerca artistica" al solo aspetto economico.
La Mail Art, man mano che si sviluppava si è andata modificando, rispetto al suo inizio e questo per effetto dell'apporto e della cooperazione di migliaia di artisti - ribelli - che hanno fatto di essa un nuovo mondo artistico, culturale e sociale.
2) Il metodo usato dalla Mail Art (che è un poco anche il suo linguaggio) è quello del "Blitz" quotidiano: colpire con il missile postale a testata "Fantasia - Ilarità critica" la scempiaggine, l'ipocrisia, l'eresia, l'idealità, l'ideologia, l'anarchia, il costume, la patria, la religione, la politica partitica, il consumismo culturale, manipolando tutti i materiali prodotti dall'impero tecnologico compresi i suoi linguaggi persuasivi, totem e tabù.
3) La tecnica della Mail Art è quella del collage, della fotocopia, del timbro, del francobollo personale, del lavoro/intervento sulla busta postale, della scrittura manuale, della macchina da scrivere, del ciclostile, e dell'uso di tutti quei materiali circolanti di cancelleria, autoadesivi pubblicitari o privati, etc.
4) Il veicolo della Mail Art è il meccanismo delle poste internazionali, scoperto come cassa di risonanza negli anni '60, con tutte le sue disfunzioni, crisi e precarietà.
5) Gli scopi della Mail Art (già in buona parte raggiunti) sono quelli di costruire un "Circuito internazionale di artisti parallelo a quello dell'arte ufficiale" con un suo proprio "territorio" di identificazione culturale e sociale, a volte anche interagente con quello occupato stabilmente dall'arte ufficiale (ma solo per necessità strategiche), con la funzione di stimolo e supporto immaginativo al processo storico della ricerca di una qualità della vità corrispondente a "reali" bisogni liberati dall'aspetto religioso imperante del consumismo di massa culturale e sociale.
6) Il linguaggio della Mail Art scaturisce da una miscela multiculturale per cercare di rapportarsi, vivere e cavalcare il contesto culturale emergente e non inscatolato per i supermarket della cultura insieme a quello, e sempre più spesso da qualche tempo, costruito dai poeti visivi e sonori, con i quali si intrecciano ormai scambi di sperimentazione linguistica a tutti i livelli.
7) La forza della Mail Art consiste, come si è detto, nella cooperazione internazionale e nel rifiuto di costruirsi un mercato ad hoc.
Ma soprattutto essa si determina e si fonda nella saldatura di centinaia di archivi privati sparsi un po' ovunque collegati strettamente tra loro con funzione di raccolta, conservazione, studio, analisi ma anche di "punto" di ridiffusione del fenomeno in tutto il mondo (con esibizioni, pubblicazioni, invio di documenti, spazi alternativi, etc.)
8) La Mail Art nel mondo rappresenta il grande e sorprendente aspetto culturale internazionale dell'oggi "non consumato", con le sue implicazioni sociali e politiche che si manifestano in tentativi meschini (a livello istituzionale) di ignorare il fenomeno, anzi di contrastarlo in tutti i modi (compreso il carcere e la tortura) specialmente in quei paesi a conduzione "unica" o fintamente democratici.
9) Infine il futuro della Mail Art: con l'avanzamento della tecnologia spaziale e l'immissione in orbita intorno alla terra di migliaia di satelliti artificiali per trasmissioni ed ascolto, anche la Mail Art è destinata a subire una grande trasformazione, sia dal punto di vista del veicolo (recapito/scambio/lavorazione del prodotto) sia dal punto di vista del linguaggio (riproduzione degli originali per la loro trasmissione attraverso terminal televisivi a circuito collettivo e/o privato).
- English -
1962/1982: New York - Parma
1st International Mail Art Manifesto for the 20th Anniversary of "THE NEW YORK CORRESPONDENCE SCHOOL OF ART" founded by the American artist Ray Johnson.
Mailartists from all over the world! Mail Art is twenty years old!
In 1962 Ray Johnson had the idea to found "The New York Correspondence School of Art" - It was a school, as Thomas Albright says in the review "Rolling Stone" (April 1972) "formed only by its leader, Ray Johnson himself, and by a statute... really hundreds of artists, correspondents, critics received mail from Johnson or keep in touch with him...".
Nowadays, first of all, we have to do homage to Ray Johnson and his "Correspondence School of Art", but, at the same time, declare the basic statements which make Mail Art different from the past, present, artistic trends:
1) Mail Art is a way of communication, it means conveying information to one or more persons, addressing both the "private" and the "social". Mail Art was born to oppose the boring art schools set up by art merchants, gallerists, critics which have always mortified and are mortifying, repressing, limiting the artistic search only to the economic side.
Mail Art has been developing and changing itself, this is attained by the work and cooperation from thousands of "rebel" artists who have made Mail Art, a new artistic, cultural, social world.
2) Method used by Mail Art (which is its language, too) looks like a daily "Blitz". It has to hit (by the mail rocket and its head full of "fantasy") stupidity, hypocrisy, heresy, idealism, ideology, anarchy, morals, fatherland, religion, politics, cultural market, all that is done manipulating the materials produced by the technological empire, included its hidden languages, totem and taboo.
3) Mail Art makes use of collage, photostat, seals, stamps, personal stamps, visual works on the envelopes, manual writing, typewriter, mimeographing machine, stationery articles, adhesive products & so on.
4) Mail Art spreads out through the international mail. (Its medium) which is employed as resonance box, with its crises, troubles and precariousness.
5) Mail Art aims at the construction (already reached) of an international artistic circuit which runs parallel to the official one. Mail Art has already got its own "place" where it's possible discovering its cultural, social aspects. Sometimes it can happen that Mail Art exceeds the limits, but it's only a strategic necessity.
Mail Art seriously gives a useful, fanciful, help to the historical process towards a better quality of life.
6) Mail Art's language is a multicultural cocktail able to live and understand all that is going, not to forget the language of visual, phonetic poets who often work with mailartists.
7) Mail Art is an international strong circuit, as already said, formed by an exciting cooperation, against the idea of "market". The main supports of Mail Art are hundreds of private archives throughout the world, strictly connected as they collect, assemble, keep, file, study, analyse every Mail Art work. These essential archives spreads again Mail Art works, with Mail Art shows, editions, reviews, performances, and mail dispatches.
8) Mail Art, today, is a great, surprising phenomenon, not yet used up, directly linked to social, political elements, in spite of poor attempts to ignore it, (at least, in Europe) or to oppose it, even with prison and torture when dictatorship is governing.
9) The future of Mail Art: the progress of space technology and orbiting thousands artificial satellites will certainly change Mail Art both as a medium (address, exchange, working) and as a language (reproduction of the original works through video terminals and computer).
Argentina: GRACIELA MARX; Bulgaria: GUILLERMO DEISLER; Canada: ANNA BANANA; Francia: DANIEL DALIGAND; Germania: KLAUS GROH; Inghilterra: ROBIN CROZIER, MICHAEL SCOTT; Italia: VITTORE BARONI, ALFREDO CASALI, G. ACHILLE CAVELLINI, GIOVANNI FONTANA, MINO LUSIGNOLI, EUGENIO MICCINI, ENZO MINARELLI, ROMANO PELI, LAMBERTO PIGNOTTI, MICHAELA VERSARI; Olanda: ULISES CARRION; Svezia: VANNA SALATI; U.S.A.: CARLO PITTORE, BUSTER CLEVELAND, BILL GAGLIONE, JUDITH HOFFBERG, TOMMY MEW.
Parma, giugno 1982